La Direzione Istruzione e Formazione Italiana rappresenta il vertice del sistema scolastico in lingua italiana e riunisce sotto le sue competenze la Direzione provinciale Scuole primarie e secondarie di primo e secondogrado a carattere statale in lingua italiana, la Direzione provinciale Scuole dell’infanzia in lingua italiana, la Direzione provinciale Formazione Professionale in lingua italiana , la Scuola di Musica in lingua italiana "Vivaldi" , il Servizio provinciale di valutazione per l'istruzione e la formazione in lingua italiana, la Ripartizione Intendenza scolastica italiana .
A capo delle scuole in lingua italiana a carattere statale è il Direttore provinciale e Sovrintendente scolastico, che ha anche il compito di vigilare sulle scuole dell'infanzia. Il fulcro di tutto il sistema, naturalmente, sono gli Istituti scolastici, articolati in 11 Istituti Comprensivi (composti da scuole primarie e secondarie di primo grado), 4 Istituti Pluricomprensivi (che comprendono scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e talvolta anche di secondo grado), 9 Scuole Secondarie di secondo grado e 7 scuole professionali provinciali. Accanto alle scuole del sistema "pubblico" sono presenti 5 scuole private paritarie, la cui offerta è per la maggior parte concentrata nella fascia delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Per la scuola italiana, l’italiano è la lingua in cui si svolge la maggior parte degli insegnamenti/apprendimenti e corrisponde alla lingua prima, L1. La seconda lingua (L2) non è considerata una lingua straniera, ma la lingua dell’altro gruppo linguistico maggioritario presente in provincia di Bolzano. Per la scuola italiana, dunque, la L2 è la lingua tedesca, la cui conoscenza è obbligatoria per accedere a qualunque incarico e posto di lavoro pubblico (tranne che per l’insegnamento, dove vigono regole diverse).
Il sistema scolastico non certifica automaticamente il grado di competenza raggiunto dagli studenti nelle due lingue, ma può coordinarsi con le agenzie linguistiche che effettuano le certificazioni.
L’articolazione della scuola di lingua italiana della provincia di Bolzano è distinta in tre ordini:
Il sistema dell’Istruzione in Alto Adige è di competenza provinciale delegata, su istanza dello Stato: il personale docente è dipendente statale.Fanno eccezione le scuole paritarie e le scuole legalmente riconosciute (che possono appartenere al primo o al secondo ciclo di istruzione):
la loro organizzazione è privata, con un ruolo di sorveglianza esercitata dall’amministrazione competente per l’Istruzione in ambito provinciale.
La scuola primaria (5 anni) , detta elementare, e la scuola secondaria di primo grado (3 anni) , detta comunemente scuola media, costituiscono insieme il primo ciclo dell’Istruzione, che si conclude con l’esame di Stato, al termine degli otto anni. Il superamento dell’esame e il diploma di scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo livello di assolvimento dell’obbligo scolastico.Le scuole del primo ciclo in provincia di Bolzano sono organizzate in Istituti Comprensivi (IC), che coordinano scuole primarie e secondarie di primo grado, e Istituti Pluricomprensivi, che uniscono alle scuole del primo ciclo anche la scuola dell’infanzia o la scuola superiore. Le scuole che compongono un istituto sono individuate generalmente sulla base di criteri territoriali (quartieri, centri minori). In provincia di Bolzano sia la scuola primaria, sia quella secondaria di primo grado, vedono un forte ruolo dell’apprendimento delle lingue, quale strumento essenziale per vivere in questo specifico territorio, ma anche come strumento oggi imprescindibile per qualunque futuro apprendimento. Lingua tedesca L2 e Lingua inglese L3 sono potenziate in tutte le scuole del primo ciclo, anche attraverso forme di insegnamento veicolare di altre discipline, secondo diverse metodologie (affini al modello CLIL, immersive ecc.).
Il secondo ciclo di istruzione e formazione, a cui si accede a seguito del superamento dell’esame di Stato del primo ciclo, comprende le Scuole secondarie di secondo grado (superiori) e la Formazione professionale. La Scuola secondaria di secondo è articolata in 5 anni scolastici, anche se per le Scuole superiori in lingua italiana è stata istituita la possibilità di attivare percorsi di durata quadriennale, come sperimentazione nazionale e provinciale. La Scuola secondaria di secondo grado si articola in diversi indirizzi e settori (vedi sotto). La Formazione professionale ha un ordinamento diverso dall’istruzione, ed è di competenza provinciale. Coordina il proprio operato con i tavoli tecnici, professionali ed economici, designati nel territorio provinciale. Si articola in indirizzi professionali, con il raggiungimento del titolo di qualifica professionale (al III anno) o di diploma professionale (al IV anno). Inoltre, su adesione volontaria e previa selezione, dopo la frequenza di un V anno integrativo, è possibile accedere all’esame di Stato (corrispondente ad un diploma di scuola secondaria di secondo grado). Il primo biennio del secondo ciclo – anche nella Formazione professionale – è compreso nel contesto dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione. La Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622, infatti, stabilisce che: “L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età”.
La Scuola superiore in lingua italiana in provincia di Bolzano è organizzata su tre filoni, articolati a loro volta in settori, indirizzi, opzioni e percorsi:
La valutazione degli studenti in provincia di Bolzano è regolamentata dalla Delibera n.1168 del 2017 e dalla Delibera della Giunta Provinciale n. 1020 del 2011 , che recepisce l’ordinamento nazionale del DPR n.122/2009 e successive integrazioni (DGP n.164 del 2012). Quest’ultimo stabilisce all’art.1 comma 2: “Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (…)” e al comma 3 “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo (…)”.
La valutazione non è solamente sommativa, ma anche formativa; le strategie di verifica e di valutazione sono molteplici e il quadro di riferimento valutativo di ciascun Istituto scolastico è definito e pubblicato nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).Principi guida della valutazione sono quindi: